Scarpe rosse in tribunale contro i reati di genere

Preoccupante aumento dei procedimenti: +125 in un anno

TERAMO – Un paio di scarpe rosse all’interno del Palazzo di giustizia per simboleggiare la lotta alla violenza di genere. L’iniziativa è della Commissione Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Teramo che ha celebrato la testimonianza.

L’iniziativa della Cpo si è concretizzata nella posa in opera di un manufatto in legno dipinto di bianco che è stato collocato nello spazio al secondo piano situato tra la Presidenza e la Procura della Repubblica.  “Abbiamo ritenuto doveroso – ha spiegato nel suo intervento Diana Giuliani, presidente della CPO dell’Ordine degli Avvocati di Teramo – collocare all’interno del tribunale un simbolo della lotta alla violenza di genere, sottolineando in questo modo il fatto che tutti gli operatori del diritto hanno il compito di restituire la dignità che viene inevitabilmente sottratta dalla violenza di genere”.

Il nostro intento è sensibilizzare tutta l’opinione pubblica – ha rimarcato il presidente dell’Ordine degli Avvocati, Antonio Lessiani – su un fenomeno che, purtroppo anche a livello locale, si sta aggravando. Dobbiamo agire insieme ma l’efficacia delle nostre azioni dovrà essere accompagnata anche da interventi di potenziamento della dotazione organica del nostro tribunale, interventi che attendiamo da tempo e che non possono essere assolutamente disattesi”. 

Un fenomeno in crescita, quello della violenza contro le donne, come dimostrano i dati forniti dal presidente del tribunale, Carlo Calvaresi: in provincia di Teramo, nel 2019, sono stati 445 i procedimenti relativi ai reati di genere (320 nel 2018), mentre nell’anno in corso si contano già 8 misure cautelari concesse dall’ufficio Gip-Gup (una sola misura cautelare nel 2019). “Un incremento preoccupante – ha detto Calvaresi – che richiede da parte nostra il massimo impegno per garantire la sicurezza di tutte le donne del territorio”. “L’auspicio – ha dichiarato il procuratore facente funzioni, Davide Rosati è che ci sia una maggiore attenzione da parte del legislatore e che la sinergia tra procura e tribunale funzioni sempre di più”.